I revisit the thyme on the edge of the sea
tended by tall yellow grass
paled under the Augustian sun.
Stalks of rush undulated by the breath of the sea
anchored in puddles where ablutions of birds
divert the few meager fish.
A willow, the helm, leaves of poplar
whirring like wings. Crowded birds
skimming water the jetty and the twigs of trees.
The shed on the edge of the bay
distant webs hanging on the sun.
Leaning masts, booted shadows moving slowly, heavy with salt.
The approach is unsteady.
Too many Winters. Too many empty Summers.
Unflowering Springs. Bleached Autumns.
Will she remember?
Has time carved deep fjords on her candid face?
Has the foam of broken waves whitened her hair
and the burden of years bent her with wisdom?
Empty rooms. No dust.
Mobilia frugally scattered
awaiting the color of return.
The fast dripping faucet reminds me of my heart.
I sigh and cross to the bedroom,
to the door in the back to the back.
Wild flowers are blooming sheltered
by a stone from the sea.
Unnatural carvings. Odiously readable.
I try to fill them with tears
but my life slides with them.
On the turf. To moisten the roots of the flowers.
And the birds and the rush and the trees
are too noisy with life to protect
the thyme on the edge of the sea.
E.Santini ©
TIMO IRLANDESE
Rivisito il timo sul bordo del mare
curato e protetto dall’erba bianca ingiallita,
pallida sotto il sole Augusteo.
Steli di giunco ondulati dal respiro del mare
ancorati in pozzanghere dove abluzioni d’uccelli
spaventano i pochi pesci scarniti.
Un salice, l’olmo, foglie di pioppo
ronzanti come ali. Orde d’uccelli
rasenti l’acqua, dighe, e rami d’alberi.
La capanna sul bordo della baia,
distanti ragnatele appese al sole.
Alberi maestri appoggiati, ombre stivalate
che si muovono lentamente, pesanti di sale.
L’approccio è instabile.
Troppi Inverni. Troppe Estati vuote.
Primavere sfiorite. Autunni sbiancati.
E lei, ricorderà?
Credi che il tempo scavò fiordi profondi sul candido volto?
Che la schiuma delle onde che irrompono ne sbiancò i capelli?
Che il peso degli anni la piegò con saggezza?
Stanze vuote. Senza polvere.
Mobilia frugalmente sparsa
aspettando il colore del ritorno.
Il rubinetto che gocciola velocemente mi ricorda il mio cuore.
Sospiro e attraverso, verso la camera,
verso la porta di fondo che da sul dietro.
Fiori selvatici fioriscono
protetti dal mare da una pietra.
Incisioni innaturali, odiosamente leggibili.
Provo a riempirle di lacrime
ma la mia vita scivola giù con loro,
sul prato, ad inumidire le radici dei fiori.
E gli uccelli, ed il giunco, e gli alberi,
sono troppo rumorosi di vita
per proteggere il timo sul bordo del mare.
E.Santini ©
In Inglese la parola Thyme si pronuncia come Time, perciò in Inglese gioco sulla dualità del significato.
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