In this crystallizing night when millions of moons frozen in the past are reflected by every naked bough and grey landscapes of winter become transparent like glass, rainbows of life scattered by the low sun, I walk in the woods wearing my layers, caressing iced twigs, slipping hollow icicles from low branches and taste the flavour of ice as never before.
The breeze from the South, attracted by the spectacle, insinuates her breath between branch and trunk orchestrating cracklings and pauses in a symphony of nature awaiting only timpanous thunder of heavy falling limbs. It’s life’s chance I take with pleasure, walking in the frozen world. Small price in this perfect iced day becoming part of the landscape when fear turns to belonging, death into life, and I, rainbowed over, bow to my own divinity.
© Emilio Santini
TEMPESTA DI GHIACCIO
In questa notte di cristallo
quando milione di lune gelate immobili nel passato
sono riflesse da ogni ramo spoglio
ed il grigio paesaggio invernale
diventa trasparente come vetro,
arcobaleno di vita,
diffuso dal basso sole,
passeggio nel bosco indossando i miei strati,
accarezzando rametti gelati,
sfilando ghiaccioli forati dalle basse fronde
e gusto il sapore del ghiaccio come non mai.
La brezza del Sud
attratta dallo spettacolo,
insinua il suo alito tra rami e tronchi
orchestrando crepitii e pause
in una sinfonia di natura in attesa solo
del timpano tuonante di rami pesanti che cadono.
È una possibilità nella vita che accetto con piacere
camminando nel mondo gelato.
Poco costo in questa perfetta gelida giornata
divenire parte del paesaggio
quando paura diviene appartenenza,
morte vita, ed io, coperto d’arcobaleno,
mi inchino alla mia stessa divinità.
© Santini Emilio
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